martedì 31 marzo 2009

PRESENZA - Post n° 28


"Quando ballo, ballo; quando dormo, dormo; e in verità, quando vado a passeggio solitario per un bel giardino, se i miei pensieri si intrattengono per un pò in cose estranee, li riconduco subito a passeggiare nel giardino, fra la dolcezza di quella solitudine e con me stesso."


Montaigne


Essere sempre presenti in quello che facciamo significa vivere in modo più profondo e più pieno.

Essere totalmente attenti e presenti in ciò che si sta facendo.

lunedì 30 marzo 2009

RISPETTO PER LA TERRA – Post n° 27




Quando togliamo qualcosa alla Terra, dobbiamo anche restituirle qualcosa.
Noi e la Terra dovremmo essere compagni con uguali diritti.
Quello che noi rendiamo alla Terra può essere una cosa così semplice e allo stesso tempo così difficile come il RISPETTO.
La ricerca di petrolio, carbone, e di uranio ha già recato grossi danni alla Terra, ma questi danni possono essere ancora riparati, se lo vogliamo.
Con l’estrazione delle ricchezze del sottosuolo, le piante vengono abbattute. Sarebbe cosa giusta e ragionevole offrire alla Terra semi e germogli, e con questo sostituire di nuovo quello che abbiamo distrutto.
Dobbiamo imparare una cosa: non possiamo sempre prendere, senza dare qualcosa di persona. E dobbiamo dare a nostra Madre, la Terra, sempre, tanto quanto le abbiamo tolto.

Jimmie C.Begay (indiano Navajo)

Tratto da “Sai che glia alberi parlano?” di K.Recheis e G.Bydlinski – Edizioni Il Punto d’Incontro

TIBET LIBERO! Post n° 26




Nell’ottobre del 1949, allorché il regime comunista ottenne il controllo dell’intera Cina, Radio Pechino annunciò che il Tibet era parte integrante della repubblica popolare Cinese e che l’esercito avrebbe marciato sul Tibet per “liberare i tibetani dall’oppressione degli imperialisti stranieri” (in quel periodo in tutto il paese c’erano solo sei stranieri!). L’invasione del Tibet ebbe il suo culmine nel 1959, anno in cui il Dalai lama Tenzin Gyatso dovette abbandonare il proprio paese per non essere ucciso dai cinesi.
La brutalità con cui i cinesi annientarono tutti i tentativi di indipendenza del Tibet è inimmaginabile. Migliaia di oppositori furono uccisi, compresi i monaci, altrettanti furono imprigionati e subirono atroci torture. Seguì una distruzione totale di tutti i monasteri e delle opere d’arte in essi contenute. Squadre di funzionari cinesi furono inviate nei villaggi per rieducare e incitare i contadini senza terra ad arrestare, denunciare e attaccare i “nemici del popolo” durante autentici processi farsa. I “nemici” venivano, e vengono tutt’oggi, imprigionati e costretti ai lavori forzati, quasi sempre negli enormi gulag costruiti dai cinesi nelle vaste distese desertiche dell’altopiano tibetano.
Della maggior parte dei deportati non si è avuta più notizia.
Dure persecuzioni religiose accompagnarono questi sconvolgimenti sociali.
In poche parole fu completamente sovvertito il pacifico stile di vita del popolo tibetano, in nome di una rivoluzione culturale e religiosa e per portare, come affermano i governanti cinesi: la “libertà” dopo secoli di chiusura e dittatura imposta dai monaci!!
Ricorre in questi giorni l’anniversario dell’ultimo disperato tentativo di riguadagnare l’indipendenza perduta. Tra il 10 e il 23 marzo 1959 a Lhasa, capitale del Tibet, l’intera popolazione insorse contro l’occupante cinese. La risposta fu spietata. Da quel lontano 1959 i profughi tibetani, ovunque essi si trovino, hanno sempre commemorato l’avvenimento.
Non dimentichiamo quanto hanno sofferto e quanto ancora soffrono tanti tibetani.
Auguriamoci che il sogno di un Tibet libero diventi realtà.

venerdì 27 marzo 2009

IL LUPO e LA CICOGNA - Post n° 25


I lupi sono bestie che, si sa, mangian sempre con grande avidità.
Un giorno ad un lupo, che mangiava a più non posso, andò di traverso un osso.
Con quell'affare conficcato in mezzo alla gola sarebbe morto se la cicogna dal becco lungo non gliel'avesse tolto.
Con l'abilità di un chirurgo il lupo liberò
ed una ricompensa per sè domandò.
"Tu scherzi" rise il lupo "ringrazia il ciel che ti ho risparmiata.Ora vattene, sciagurata, impara ad essere grata, e prega i santi di non capitarmi più davanti"

Non sperate mai nulla dai potenti e non aspettatevi da loro alcun compenso per i vostri favori.

Jean de La Fontaine (1621-1695)

Dedico questa favola, ripresa da Jean de La Fontaine, a tutte quelle persone che si trovano ora in difficoltà economiche perchè l'azienda dove lavoravano ha chiuso. Fedeli impiegati e operai che da oggi al domani si ritrovano disoccupati scacciati senza neppure un grazie e dopo aver, per anni, permesso al loro datore di lavoro di arricchirsi.

RESPONSABILITA' UNIVERSALE - Post n° 24


Nel mondo odierno, altamente interdipendente, gli individui e le nazioni non sono in grado di risolvere molti dei loro problemi da soli.
Abbiamo bisogno gli uni degli altri.
Dobbiamo quindi sviluppare un senso di responsabilità universale... E' nostra responsabilità, collettiva e individuale, proteggere e nutrire la famiglia globale, aiutarne i membri più deboli, preservare e aver cura dell'ambiente in cui viviamo.

Il Dalai Lama

mercoledì 25 marzo 2009

SUPERARE I CONDIZIONAMENTI - Post n° 23


Un samurai doveva affrontare una battaglia decisiva. Egli era convinto che avrebbe vinto, ma sapeva che i suoi soldati, essendo meno numerosi dei nemici, erano sfiduciati.
Allora li portò in un tempio e dichiarò loro: ”lancerò questa moneta davanti alla statua del dio. Se verrà testa vinceremo, se verrà croce perderemo.”
Lanciò in aria la moneta, e venne testa. I soldati si sentirono rinfrancati e combatterono con rinnovata energia.
Dopo la loro vittoria, un anziano si avvicinò al samurai e gli disse: “Ancora una volta si dimostra che nessuno può cambiare il destino”.
“Non mi sembra” ,gli rispose il samurai. E mostrò la moneta che recava su entrambe le facce una testa.

Talvolta è vero che non possiamo cambiare certi aspetti del destino, ma per quanto riguarda le nostre scelte e il nostro impegno, tutto dipende da noi.
E’ vero che dei condizionamenti ci sono stati per lo più instillati da altri, ma è anche vero che, da un certo punto in avanti, da quando cioè ne diventiamo consapevoli, dobbiamo essere noi a decidere come affrontarli, se accettarli o liberarcene.

lunedì 23 marzo 2009

SERENITA' - Post n° 22



Contemplo una paesaggio,
seduto su un sasso,
nel silenzio assoluto,
scaldato da un tiepido sole.
Aspetto la primavera.

domenica 22 marzo 2009

LIBERTA' DI OPINIONE - Post n° 21

Un giorno un re riunì alcuni ciechi e propose loro di toccare un elefante per constatare come fosse fatto.
Alcuni afferrarono le orecchie e dichiararono: è simile a un grosso ventaglio.
Altri toccarono la proboscide e dissero: l’elefante è simile a un timone ricurvo.
Altri toccarono una zanna e dissero: assomiglia a un pestello.
Altri ancora tastarono un fianco e dichiararono: è simile a un muro.
Quelli che toccarono la testa dissero: è come un monticello.
Quelli che toccarono un zampa dissero: è simile a un albero.
Quelli che toccarono la coda dissero: assomiglia a una corda.
Ognuno era convinto della propria opinione. Si misero a discutere fin tanto che non iniziarono a litigare.
Il re si mise a ridere e commentò: questi ciechi discutono e litigano. Il corpo dell’elefante è naturalmente unico, e sono solo le differenti percezioni che hanno provocato le loro diverse valutazioni e i loro errori.

Buddha

venerdì 20 marzo 2009

ADDITIVI ALIMENTARI - Post n° 20


Ogni volta che consumiamo un cibo conservato o confezionato introduciamo nel nostro organismo una piccola quantità di additivi alimentari. Questi ultimi sono sostanze che vengono aggiunte agli alimenti non solo per la loro conservazione, ma anche perché risultino più attraenti con un colore più intenso e siano migliorati nel gusto.
Non tutte le sostanze che vengono aggiunte sono innocue; infatti gli aromatizzanti indicati come “aromi naturali” sono spesso, derivati del petrolio. I dolcificanti come la saccarina, l’aspartame, lo xilitolo, il mannitolo, consumati in dosi eccessive possono provocare gravi inconvenienti: come influenzare il tono dell’umore ed il comportamento e alterare la chimica cerebrale; il metanolo,invece è un elemento altamente nocivo (i sintomi da intossicazione sono convulsioni, emicranie, orticaria, e disturbi della funzionalità nervosa).
Da uno studio condotto dal Dr. Benjamin Fenigold, sembra che l’iperattività nei bambini sia dovuta ad una sensibilità verso i coloranti ed i conservanti alimentari artificiali, ai salicilati ed ai composti fenolici presenti nei cibi.
Gli additivi, a seconda della loro funzione, sono suddivisi in categorie e a ognuno è associato un codice, generalmente composto da una E seguita da 3 o 4 cifre. Il codice è valido in tutta Europa.
Coloranti (da E100 a E199): vengono utilizzati per attribuire agli alimenti un aspetto più invitante. Spesso traggono in inganno il consumatore (ad esempio un colorante giallo può suggerire la presenza di uova). Certi coloranti possono provocare allergie.
Conservanti (da E200a E 299): rallentano o impediscono il deterioramento del cibo da parte di batteri, lieviti e muffe. Il loro impiego potrebbe essere diminuito o eliminato ricorrendo a sistemi di conservazione quali zucchero, sale da cucina, alcol etilico, olio, aceto e selezionando prodotti migliori ed aumentando l’igiene nei processi produttivi.
Antiossidanti (da E300a E 322) : rallentano o impediscono il processo di ossidazione derivante dall’ossigeno presente nell’aria.
Correttori di acidità (da E325 a E385): servono ad aumentare l’acidità degli alimenti per prolungare la conservazione o per ragioni di gusto (per esempio le caramelle acidule).
Addensanti, emulsionanti e stabilizzanti: (da E400 a E495): legano i componenti del cibo che altrimenti tenderebbero a separarsi. Il loro utilizzo è talvolta giustificato (addensanti per impedire la formazione di cristalli nel gelato), ma più spesso servono per mascherare l’assenza di ingredienti di base (uova nei gelati o maionese) o per vendere l’acqua al prezzo della carne (prosciutti cotti). Negli alimenti LIGHT, gli emulsionanti e gli addensanti permettono di sostituire con l’acqua ingredienti calorici come i carboidrati (amidi e zuccheri) e i grassi. Alcuni addensanti sono riconosciuti come allergeni (per esempio le farine di guar).
Aromatizzanti: non hanno un nome in codice. Conferiscono particolari odori e sapori al prodotto. La legge italiana prevede che siano indicati sull’etichetta in modo generico come aromi, sia gli aromi di origine naturale che di origine sintetica. ATTENZIONE: per aromi naturali si intendono anche quelli prodotti in laboratorio e con formula chimica corrispondente a quella dell’aroma naturale.
Esaltatori di sapidità (da E620 a E640): servono a intensificare o a modificare il gusto degli alimenti. Secondo me sono inutili e ingannevoli, in quanto potrebbero mascherare carenze di gusto e quindi una qualità scadente del prodotto.
Agenti di rivestimento (leviganti o lucidanti) (da E900 a E948): sostanze che vengono applicate alla superficie di un alimento per conferire un aspetto brillante o liscio e possono anche costituire un rivestimento protettivo. In alcuni casi hanno solo una funzione estetica, come nel caso dei chicchi di caffè, le mele… Sono considerati non nocivi e accettabili dal punto di vista tossicologico. Esempio: cera d’api.
Edulcoranti artificiali (da E950 a E967 ,E420, E421): sostituiscono gli zuccheri in alcuni prodotti light come le bibite, i nettari, le gomme da masticare, alcuni dolci, la birra, gli yogurt, .. Sono accettabili in alcune circostanze (persone che non possono consumare zuccheri), ma il rischio è per i bambini che possono facilmente raggiungere la dose massima giornaliera autorizzata per i ciclamati e la saccarina (ciclamati, sorbitolo, xilitolo, aspartame, saccarina,maltitolo).
Amidi modificati (da E999 aE1518: additivi ottenuti per mezzo di uno o più trattamenti chimici degli amidi alimentari, derivati, per esempio dalla fecola di patate. Con un trattamento fisico questi amidi vengono modificati affinché possano avere la funzione desiderata: amalgamare gli ingredienti, legarli … Non si tratta in nessun caso di sostanze OGM (organismi geneticamente modificati) e sono considerati accettabili dal punto di vista sanitario.
Il mio consiglio è quello di consumare cibi freschi limitando il più possibile i prodotti confezionati. Preferire sempre pane e dolci dei forni artigianali, acquistare la frutta e la verdura nei mercati rionali, non tenere grandi scorte in frigorifero o nel congelatore.




RESPIRAZIONE - Post n° 19


Nelle librerie si possono trovare svariati testi che trattano del benessere psico-fisico che si può raggiungere con la pratica di discipline orientali. Conosco persone che hanno a casa interi scaffali con libri di Yoga, Meditazione, storie di grandi profeti … Ma nonostante tutto questo fermento e la pubblicità collegata, questo mondo è ancora misterioso: si può passare dalla magia dei fachiri indiani alle riflessioni dei mistici orientali.
Ma la difficoltà è solo apparente!
Prendiamo una disciplina, forse la più conosciuta e, nello stesso tempo, la più misteriosa: lo YOGA. Capire il suo significato significa comprendere il senso di tutto il pensiero orientale. Il termine Yoga che deriva dal sanscrito yui (che significa “Gioco” , “Unione”) , esprime la necessità di coordinare con successo le forze naturali, fisiche e mentali, la necessità di ARMONIZZARE i ritmi vitali dell’uomo con quelli dell’energia universale.
Lo yoga diventa, così, un metodo o una tecnica di allenamento fisico e mentale e non una scienza occulta o una forma di magia, e si attua attraverso atteggiamenti, respiri, esercizi, meditazioni …
E’ una disciplina antichissima, (si parla di quasi seimila anni), praticata in tutta l’Asia e sviluppatasi, particolarmente, in Tibet e in India che permette di raggiungere una vita sana, piena, felice e, soprattutto, cosciente di sé. Chi pratica lo Yoga, o discipline simili, in modo continuativo, applicando ciò che studia alla vita di tutti i giorni, gode di ottima salute, si mantiene asciutto e agile sino a tarda età. Il merito di tutto questo risiede nel capire ciò che sottrae all’uomo moderno la vitalità, nel raggiungere la consapevolezza di ciò che è salutare e di ciò che è dannoso.
Tutti coloro che vogliono provare ad accostarsi allo yoga possono farlo solo iniziando a respirare correttamente.
“Fino a che un uomo conserva il respiro, si dice che Vive; quando ha esalato l’ultimo respiro, si dice che è Morto. Respirare, quindi, è vivere” questo enunciano antichi gli testi. La respirazione corretta è alla base di tutti gli esercizi e di tutte le posizioni.
Come fare?
Iniziamo con il sostare in un ambiente accogliente e silenzioso e ci rilassiamo, respirando con movimenti lenti e profondi prima con la narice destra (tappando la sinistra con un dito) e poi, con la narice sinistra, trattenendo l’aria per qualche secondo. Riposiamoci e poi ripetiamo i respiri con tutte e due le narici.. Il corpo, se è agitato e in uno stato di tensione o di sforzo, con una respirazione calma si riposa e si rinvigorisce.
Facciamolo tutti i giorni perché questo è un primo gradino che ci permetterà di rallentare tutto il ritmo della nostra vita e di ottenere maggiore benessere sia a livello fisico che mentale.

mercoledì 18 marzo 2009

LA MEDITAZIONE - Post n°18


Una anziana donna, mentre attingeva acqua da un pozzo, vide il Buddha e gli chiese di insegnarle come si medita. Il Buddha le rispose che se lei era consapevole di tutti i movimenti delle mani mentre attingeva l'acqua dal pozzo stava già meditando.

La meditazione è, infatti, uno stato di calma e attenzione, è PRESENZA MENTALE.

RAZIONALITA' - post n° 17


"Più l'universo ci appare comprensibile, più ci sembra inutile"


Steven Weinberg


Il processo di razionalizzazione è un processo di impoverimento. Il giorno in cui tutto avesse un significato, tutto sarebbe privo di senso e non troverebbe nessuna corrispondenza nei nostri sentimenti e nelle nostre emozioni.

LA BELLEZZA - Post n°16


"La bellezza presente nelle leggi della fisica consiste nella loro meravigliosa semplicità"


John Wheeler


Bellezza, semplicità e armonia: insieme per creare il miracolo della vita.

lunedì 16 marzo 2009

APRIRE GLI OCCHI - Post n° 15

Aprire gli occhi sulla realtà di oggi significa innanzi tutto aprire il cuore al bisogno di amore dei nostri figli.
L’essere genitori significa ascoltare quelli che sono i reali bisogni dei nostri figli, cercando di far capire cosa è effettivamente importante per la loro vita e il loro futuro.
Le manifestazioni di disagio giovanile, dall’iperattività alla depressione, dalla anoressia alla bulimia, dall’uso degli alcoolici agli stupefacenti si possono prevenire se tutti facciamo il nostro dovere. Il dovere dei genitori, degli educatori e degli operatori sociali è quello di accompagnare i bambini, i ragazzi e gli adolescenti alla scoperta della propria individualità e delle proprie emozioni. Quali sono le motivazioni che spingono i giovani all’auto annientamento?
Perché talvolta diventano prepotenti e commettono atti di bullismo?
Cominciamo a chiedere loro quali sono i sogni, le speranze, gli interessi, i desideri, facciamo in modo che siano i protagonisti e non gli spettatori di questa società.
Gli adulti non devono imporre norme e divieti ma, anche se talvolta con severità, dare loro punti fermi facendogli capire l’importanza delle regole.
Essere autorevoli e non autoritari, essere cioè presenti affettivamente e meritare credibilità, essere coerenti e preparati. E’ importante discutere e motivare il proprio punto di vista, dare consigli ma anche richiederne.
Se noi chiediamo loro un consiglio anche loro richiederanno il nostro intervento per affrontare una questione, è la circolarità dei ruoli.
In famiglia, spesso, la comunicazione, quando c’è, verte esclusivamente sul denaro e il giovane si ribella, perché deluso, scoraggiato e diventa incapace di esprimere le emozioni per il timore di essere incompreso.
Cerchiamo di vedere quello che accade intorno a noi, ascoltiamo quello che i giovani hanno da dire e apriamo il nostro cuore e non il nostro portafoglio.

LE AUTORITA' - Post n° 14


“Se volete scoprire la verità, quando incontrate sulla vostra strada il Buddha, uccidete il Buddha”

Lin Chi
Il significato di “uccidere il Buddha” è quello che non saremo mai noi stessi finché dipenderemo dagli altri per le scelte fondamentali.
E’ “uccidere psicologicamente” dentro di noi l’immagine della guida, dell’insegnante se vogliamo crescere, non esiste altra soluzione per raggiungere la maturità.
Qualsiasi autorità, qualsiasi maestro o insegnante può essere utile fino ad un certo punto. Ci indica la via ma da quel punto in poi rappresenta un ostacolo e dobbiamo farne a meno.
Il raggiungimento di una meta è costituito proprio dalla liberazione e non può essere raggiunta fintanto che si resta attaccati a qualche guida.

FARMACI CHE AMMALANO - Post n° 13

Come accennavo nel post n° 4, Henry Gadsen, direttore generale di una delle più famose case farmaceutiche al mondo, la Merck, dichiarò che avrebbe voluto che la Merck assomigliasse ad una grossa industria di gomme da masticare, il suo sogno era, infatti, quello di produrre farmaci per gente sana.
Purtroppo questo sogno si è avverato e le maggiori case farmaceutiche mondiali adottano strategie di marketing che prevedono la diffusione massiccia dell’idea che anche le persone normali sono da considerare come pazienti. Per fare degli esempi basta citare quelli che sono dei problemi lievi e che invece vengono diagnosticati come patologie gravi: la timidezza diventa “Sindrome di fobia sociale”, la tensione premestruale diventa “Sindrome pre-mestruale”. Le più comuni problematiche sessuali diventano ”Disfunzioni sessuali” per non parlare dell’osteoporosi o del colesterolo alto.
Ora, se è giusto curare le persone realmente affette da una malattia, per quelle relativamente sane, a cui magari basterebbe consigliare una dieta appropriata oppure la necessità di fare attività sportiva, l’assunzione di certi farmaci può comportare enormi disagi, dovuti anche agli effetti collaterali.
In un articolo intitolato “L’arte di fabbricare una malattia” Vince Perry, esperto di pubblicità, ha rivelato di recente che le società farmaceutiche “stimolano” la creazione di “patologie mediche”, arrivando anche a CREARE SINDROMI TOTALMENTE NUOVE!
Perry ha spiegato come le case farmaceutiche assumono la guida, non solo nel promuovere le loro pillole (tipo Prozac e Viagra) ma anche nel promuovere i disturbi che creano il mercato per tali pillole.
Noi possiamo intervenire, innanzi tutto, diffondendo queste informazioni, ma anche incoraggiando la pratica di attività fisica e la sana alimentazione che rappresentano una valida prevenzione per gran parte delle patologie e consigliando l’assunzione dei farmaci solo ed esclusivamente quando quest’ultimi sono indispensabili, perché un primo intervento con cure alternative non ha avuto effetto.
Maggiori informazioni le potrete trovare su:
"Farmaci che ammalano" di Ray Moynihan e Alan Cassels, Nuovi Mondi Media

INNO ALLA NATURA - Post n° 12


"Centinaia di fiori in primavera,
la luna in autunno,
la brezza fresca d'estate,
la neve in inverno.
Se non occupi la tua mente
in inutili cose,
ogni stagione è per te
una buona stagione."

Wu Men

La vera saggezza non consiste nell'ammassare tesori, nel perseguire primati, nel conquistare effimere mete, ma nell'essere in armonia con la natura, liberando la mente dai futili pensieri e dalle preocupazioni.
Solo così tutte le stagioni saranno buone stagioni e tutte le giornate saranno buone giornate.

domenica 15 marzo 2009

VELENO E ANTIDOTO - Post n° 11


La società capitalistica ha bisogno per mantenersi di venditori, acquirenti e sempre nuovi mercati. Si fonda sulla realizzazione di un qualsiasi tipo di attività da cui trarre profitto e non è importante cosa si vende ma quanto si vende, quanto si riesce a realizzare in termini di "utili societari" SENZA PORSI UN LIMITE. Da ciò nasce l'esigenza di proporre ai "consumatori" sempre nuovi prodotti e creare falsi bisogni.
Non sono le persone a richiedere un determinato prodotto, ma le industrie che fanno sì che il cittadino senta la necessità di acquistare un qualsiasi oggetto largamente e furbescamente pubblicizzato. Fino al giorno prima non si conosceva e si poteva fare a meno di un oggetto “x”, ma nel giro di pochi giorni, per merito di massicce campagne pubblicitarie e con la complicità dei mass media, l'oggetto “x” diventa necessario e utile!
Si possono fare innumerevoli esempi spaziando dalle merendine per i bambini ai cellulari di ultima generazione, dalle automobili ai farmaci. Si avete letto bene...anche i farmaci!
La schizofrenia della società capitalistica e dei mass media che l'appoggiano fa sì che prima si invoglia a comprare merendine o cibi spazzatura, (cibi grassi e pieni di additivi), poi si parla dell'obesità dilagante. Prima si fanno vedere servizi televisivi sulla povertà in aumento e poi si presentano spot di automobili o di pacchetti vacanze che si potranno acquistare anche a rate. Ma come!!...un attimo prima si segnalava che molte famiglie non riescono più ad arrivare alla fine del mese, poi si propongono nuovi acquisti a rate?
Mangiate cibi spazzatura, ingrassate pure tanto poi c'è l'antidoto: un farmaco per il diabete o il colesterolo alto è già pronto per voi, una clinica di chirurgia estetica per rimuovere gli inestetismi della cellulite e l’addome gonfio vi aspetta!!
Non avete più i soldi per pagare l'auto nuova, non importa, ve li prestiamo noi, piccole rate...non ve ne accorgerete neanche...salvo il giorno in cui l'ufficiale giudiziario si presenterà a casa vostra per sequestrare l'auto che non avete più potuto pagare.
Vale la pena di entrare in questo meccanismo che stritola tutti?
Non sarebbe meglio evitare di crearsi falsi bisogni e di ascoltare il continuo martellamento pubblicitario che i mass media impongono e che la maggior parte delle persone avalla inconsapevolmente?
In Tibet tutta questa confusione che distrugge le persone la chiamano SAMSARA e l'unico modo per evitarla è quello di non dare seguito a tutto ciò che ci chiedono di fare e di acquistare. Essere consapevoli, distinguere tra quelli che sono reali bisogni e quelli che sono bisogni indotti.
E’ ora di investire nella salute, intesa come PREVENZIONE e non come ANTIDOTO ai VELENI che la società capitalistica ci propina.
Se proprio vogliamo costruire qualcosa COSTRUIAMO un NUOVO FUTURO

sabato 14 marzo 2009

A TAVOLA - Post n° 10


Nel post n° 5 accennavo alla necessità di mangiare bene cercando, per quanto è possibile, di consumare cibi genuini senza conservanti o additivi vari.

Un'aspetto importante non è solo quello di "che cosa si mangia" ma anche quello di "come si mangia", a tavola è necessario rispettare le norme per una corretta alimentazione:

1) PRESENTAZIONE ADEGUATA, un buon pasto deve essere accompagnato da una presentazione gradevole alla vista. Una tavola ben apparecchiata, ed eventualmente decorata in modo originale, renderà più piacevole il pasto.

2) NO alle emozioni negative. A tavola non si devono sostenere discussioni che possano alterare lo stato d'animo, no alle discussioni di lavoro o relative a brutti voti presi a scuola ...

3) QUANDO SI MANGIA L'ATTENZIONE DEVE ESSERE RIVOLTA SOLO AL CIBO, e, possibilmente, non si dovrebbe parlare. Se si è in compagnia si può piacevolmente parlare, ma mai di argomenti che possano alterare le emozioni.

4) NO alla lettura o alla televisione durante il pasto.

5) MANGIARE CON CALMA, no alla fretta durante il pasto, se si ha fretta è meglio saltare il pasto.

6) MASTICARE ADEGUATAMENTE IL CIBO, è, infatti, dalla bocca che partono dei segnali elettrici e chimici verso lo stomaco e gli altri organi digestivi che vengono così informati del tipo di cibo che sta per arrivare. Viene così predisposto il giusto grado di acidità e gli enzimi adatti alla digestione.

7) EVITARE TROPPO SALE significa bere meno durante il pasto ed evitare, quindi, di diluire i succhi gastrici con relativo rallentamento della digestione. Inoltre consumare cibi troppo salati può determinare una ipertensione.

8) NO AGLI ALCOLICI SEMPRE, specialmente a tavola. Tuttavia, se piace, si può consumare mezzo, e dico mezzo, bicchiere di vino rosso durante il pasto. No alle bevande dolci.

9) NO AI CIBI PRONTI E PRECONFEZIONATI, tra cui toast, cibi fritti, pizzette, tramezzini, fagotti ...sia perchè ricchi di grassi , sia perchè gli alimenti fritti (non parlo di quelli fritti in casa) rendono la digestione difficile. Inoltre cibi di diversa natura (formaggio e carne, pane e pasta..) necessitano di un diverso grado di acidità per essere ben digeriti.

10) NO AL FUMO e niente sigaretta di fine pasto. Del fumo se ne può fare a meno, meglio concludere il pasto con un pezzetto di crostata rigorosamente fatta in casa.

venerdì 13 marzo 2009

IL SILENZIO - post n° 9


Perchè non provate a tenere la televisione spenta, ad evitare tutta quella confusione, tutti quei programmi o tutta quella pubblicità urlata. Perchè non vi prendete una domenica o una qualsiasi altra giornata di vacanza per stare soli con se stessi in semplicità e provare di persona la gioia indicibile del silenzio?
Potete anche passare il tempo nella vostra stanza o in giardino, senza utilizzare nessun mezzo di comunicazione. Spegnete il cellulare e provate a rilassarvi. Oppure fate una passeggiata in mezzo alla natura, poi sedetevi ed ammirate il paesaggio...
fermatevi
state immobili
in silenzio
rilassatevi
...ritroverete voi stessi e sarete pronti ad affrontare un'altra giornata di impegni.

LE VIE E LA META - Post n° 8


"Le vie sono tante, ma la meta è unica"


Detto buddista


Le vie per ritrovare se stessi sono numerose: dallo yoga alle arti marziali, dalla semplice passeggiata alla pittura... le vie sono tante perchè devono adattarsi alle diverse personalità e ai diversi momenti. Nessuna via esclude l'altra, quello che conta è lo spirito con cui si pratica.


"I fiumi corrono separati, ma finiscono tutti in mare" recita un detto zen.


Seguiamo un'arte, se non funziona, cerchiamone un'altra che sia espressione della nostra individualità.

IL MILLEPIEDI - Post n° 7


Un millepiedi viveva sereno e tranquillo.
Ma un giorno una rana gli domandò:< In che ordine metti i piedi l'uno dietro l'altro?>
Il millepiedi incominciò a pensare e ripensare, a provare e riprovare.
Il risultato fu che da quel momento non riuscì più a muoversi.

Aneddoto zen

IL SIGNIFICATO DELLA VITA - Post n° 6


"C'è un solo significato della vita: l'atto stesso di vivere"

Erich Fromm


Il senso della vita è nell'atto stesso di vivere, in tutto ciò che facciamo ora, proprio in questo momento. E' nell'esperienza che si sta compiendo qui ed ora.

Quando mangio, mangio e quando bevo, bevo.

NOI SIAMO CIO' CHE MANGIAMO - Post n° 5

Noi siamo ciò che mangiamo, e il cibo è lo specchio della nostra civiltà. E' importante mangiare bene cercando il più possibile di non acquistare cibi pronti o parzialmente lavorati. La ricerca del cibo sano è determinante se vogliamo rimanere in ottima salute, occorre solo tanta pazienza in questa ricerca.
Per la frutta e la verdura preferiamo i mercati rionali ai supermercati, sicuramente incontrerete qualche vecchio ortolano che ancora vi può vendere dei prodotti non trattati con pesticidi o concimi chimici, ci guadagnerete sia come qualità del prodotto e sia come gusto.
Anche per la carne o il pesce rivolgetevi ai piccoli negozianti, non li facciamo chiudere, fagocitati dalla grande distribuzione.
Evitiamo di acquistare per noi o per i nostri figli le merendine, concentrati di additivi e conservanti, non sarebbe meglio riprendere la sana abitudine di fare un dolce in casa? Possibile che non c'è il tempo per fare in casa una crostata o un qualsiasi altro dolce da offrire?
Lo sapete che i grassi TRANS (processo industriale che, attraverso l'aggiunta di idrogeno, trasforma i grassi insaturi in grassi trans; questo rende il grasso più solido e conservabile e i cibi più appetibili, dando una sensazione di pienezza) causano un notevole abbassamento del colesterolo "buono" (HDL) e un'innalzamento del colesterolo "cattivo" (LDL), irrigidiscono e ostruiscono le arterie, possono instaurare una resistenza all'insulina e favorire l'insorgenza del diabete di tipo B e di altre malattie?.
I grassi trans sono presenti in maggior quantità nella margarina e in tutti i prodotti da forno industriali: biscotti, merendine, torte, cracker e a volte anche nel PANE!
Gli alimenti proposti dai FAST FOOD, specialmente se fritti, contendono grassi trans.
Un altro mio consiglio è quello di leggere un libro di Felicity Lawrence, e pubblicato da Einaudi, e' molto interessante: NON C'E SULL'ETICHETTA, quello che mangiamo senza saperlo.
NO AI CIBI SPAZZATURA

giovedì 12 marzo 2009

FARMACI CHE AMMALANO - Post n° 4

Trent'anni fa Henry Gadse, direttore della compagnia farmaceutica Merck, fece una dichiarazione sconcertante alla rivista Fortune:"Il nostro sogno è quello di produrre farmaci per le persone sane. Questo ci permetterebbe di vendere a chiunque".
Quel sogno si è avverato ed è il motore dell'industria più redditizia del mondo.
Le compagnie farmaceutiche utilizzando la loro enorme influenza sulla scienza medica stanno commercializzando la paura con l'intento di "ridefinire" le malattie, abbassare la soglia per la prescrizione delle cure e addirittura inventare nuove patologie.
Quello che scrivo in questo post è tratto da "Farmaci che ammalano" di Ray Moynihan e Alan Cassels, Nuovi Mondi Media, nel libro si rivela come la pressione alta sia in realtà una patologia "gonfiata" e la menopausa una naturale fase della vita.
I cambiamenti d'umore della vita quotidiana si sono trasformati in disordini mentali, la timidezza in un Disturbo Sociale Ansiogeno, i bambini vivaci ora hanno la sindrome da Deficit di Attenzione e Iperattività... e il semplice fatto di essere "a rischio" di una patologia è diventato esso stesso una malattia, come nel caso dell'osteoporosi.
Il risultato è una gigantesca espansione del mercato dei farmaci spesso pericolosi, che sta già creando miliardi di nuovi profitti ma anche migliaia di nuovi pazienti.

mercoledì 11 marzo 2009

SEMPLICITA' - Post n° 3

Il nostro compito, nella vita di tutti i giorni, è di cercare un equilibrio, trovare una via di mezzo.
Impegnamoci a semplificare la nostra vita, non riempiamoci la giornata con attività e preoccupazioni estranee.
Proviamo a cercare un equilibrio.
Abbiamo veramente bisogno di tutto quello che ci viene proposto con la pubblicità ? ... o ne possiamo fare a meno?
Qualche volta proviamo a fermarci, a rallentare il ritmo giornaliero. Proviamo a soffermarci sulla bellezza di un fiore o di un paesaggio. Invece di trascorrere il tempo in un centro commerciale proviamo a stare di più con i nostri figli, ma nel modo giusto, giocando con loro o leggendo loro un bel libro o facendo una semplice passeggiata.
Se siamo molto stanchi proviamo a rilassarci con la meditazione, non c'è bisogno di vivere sull'Himalaya o nell'antico Tibet, basta una stanza e provare a socchiudere gli occhi e contare i respiri... 1 inspiro 2 espiro, 3 inspiro 4 espiro ...rilassati, quando arrivi a 10 ricomincia da capo...bastano pochi minuti e poi si è completamente rigenerati.

ANDARE CONTRO NATURA - Post n° 2


"Mai davvero mai, la natura ha detto una cosa, e la saggezza un'altra"

Edmund Burke

Non può esserci una saggezza che vada contro natura, non può esserci una verità in contrasto con la natura.
Ogni volta che l'uomo elabora concetti o segue comportamenti contrari alle leggi naturali, compie un errore.

Tutto ciò provoca sofferenza a sè e agli altri.

APRIRE GLI OCCHI - Post n° 1

"Il risveglio porta a un modo comune, il sonno a un mondo isolato"

Eraclito

Nel sonno abbiamo a che fare solamente con immagini e proiezioni della nostra mente, siamo immersi in noi stessi, nei nostri sogni, nelle nostre fantasie.
Quando siamo svegli facciamo parte di una più ampia realtà, facciamo parte del mondo comune e dobbiamo confrontarci con tante altre persone: i nostri desideri non si realizzano semplicemente pensandoli.
Purtroppo, anche quando siamo svegli, non riusciamo a vedere le cose così come sono, ma continuiamo a vivere come in un sogno costellato di prodotti della mente, di ideologie, di convinzioni, di fedi, di pregiudizi...
Cerchiamo di vedere le cose così come sono e prendiamo coscienza di questa barriera.