lunedì 16 marzo 2009

APRIRE GLI OCCHI - Post n° 15

Aprire gli occhi sulla realtà di oggi significa innanzi tutto aprire il cuore al bisogno di amore dei nostri figli.
L’essere genitori significa ascoltare quelli che sono i reali bisogni dei nostri figli, cercando di far capire cosa è effettivamente importante per la loro vita e il loro futuro.
Le manifestazioni di disagio giovanile, dall’iperattività alla depressione, dalla anoressia alla bulimia, dall’uso degli alcoolici agli stupefacenti si possono prevenire se tutti facciamo il nostro dovere. Il dovere dei genitori, degli educatori e degli operatori sociali è quello di accompagnare i bambini, i ragazzi e gli adolescenti alla scoperta della propria individualità e delle proprie emozioni. Quali sono le motivazioni che spingono i giovani all’auto annientamento?
Perché talvolta diventano prepotenti e commettono atti di bullismo?
Cominciamo a chiedere loro quali sono i sogni, le speranze, gli interessi, i desideri, facciamo in modo che siano i protagonisti e non gli spettatori di questa società.
Gli adulti non devono imporre norme e divieti ma, anche se talvolta con severità, dare loro punti fermi facendogli capire l’importanza delle regole.
Essere autorevoli e non autoritari, essere cioè presenti affettivamente e meritare credibilità, essere coerenti e preparati. E’ importante discutere e motivare il proprio punto di vista, dare consigli ma anche richiederne.
Se noi chiediamo loro un consiglio anche loro richiederanno il nostro intervento per affrontare una questione, è la circolarità dei ruoli.
In famiglia, spesso, la comunicazione, quando c’è, verte esclusivamente sul denaro e il giovane si ribella, perché deluso, scoraggiato e diventa incapace di esprimere le emozioni per il timore di essere incompreso.
Cerchiamo di vedere quello che accade intorno a noi, ascoltiamo quello che i giovani hanno da dire e apriamo il nostro cuore e non il nostro portafoglio.

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